La dichiarazione di successione è un adempimento obbligatorio di carattere fiscale necessario per comunicare all’Agenzia delle Entrate il subentro degli eredi nel patrimonio del defunto e determinare le imposte dovute a seguito dell’accettazione dell’eredità. La dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi dalla data di apertura della successione, generalmente coincidente con la data di morte del de cuius, su apposito modulo (modello 4). La mancata presentazione comporta l’applicazione di una sanzione. La dichiarazione presentata su modello diverso da quello indicato è nulla. Deve essere presentata se: 1- se il de cuius era residente in Italia, presso l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate nella cui circoscrizione era fissata l’ultima residenza; 2- se il de cuius era residente all’estero, presso l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate nella cui circoscrizione era stata fissata l’ultima residenza italiana; 3- se il de cuius era residente all’estero e non è conosciuta l’ultima residenza italiana, presso l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate di "ROMA 6". In attesa delle tanto discusso riforme allo stato l’imposta sulla successione è pari: - al 4% per il coinuge e gli eredi in linea retta (genitori, figli, nipoti da parte dei figli); - al 6% per gli altri parenti fino al quarto grado, per gli affini in linea retta, gli affini in linea collaterale sino al terzo grado; - al 8% per tutti gli altri soggetti. La franchigia (cioè l’importo non tassato per ciascun soggetto) è pari ad € 1.000.000,00 per il coniuge ed i parenti in linea retta, mentre è pari ad € 100.000,00 per i fratelli e le sorelle. Soggetti esonerati dalla presentazione della dichiarazione di successione. Non c'è obbligo di dichiarazione se l'eredità è devoluta al coniuge ed ai parenti in linea retta del defunto e l'attivo ereditario ha un valore non superiore ad € 100.000,00 e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari.